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Manutenzione piscina

Manutenzione piscina: come effettuarla e dove intervenire con priorità

La manutenzione della piscina è di vitale importanza per mantenere questo dispositivo sempre al massimo per quanto riguarda l’igiene e la funzionalità. Le manutenzioni delle piscine comprendono diverse attività utili a preservare le condizioni della piscina nel tempo ed evitare ulteriori disagi in futuro.

Sono molte le cose da fare per mantenere sempre al meglio la propria piscina. Per questo motivo, alcune persone non sanno proprio da che parte cominciare quando si cimentano con questa attività. Se anche tu vuoi pulire e sistemare la tua piscina al meglio, non disperare. In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie sulla manutenzione delle piscine.

Mantenimento piscina: 5 operazioni principali

Per il mantenimento della piscina bisogna tenere in considerazione diverse azioni pratiche. Alcune di queste azioni riguardano la pulizia della struttura, mentre altre hanno a che fare con la pulizia dell’acqua. In più occorre sapere che la manutenzione deve essere fatta con regolarità e alcune delle operazioni possono essere effettuate da particolari accessori.

Per riassumere si potrebbe dire che le principali operazioni di pulizia devono assolutamente riguardare:

  • Le pareti.
  • Il fondo della piscina. 
  • Il pre-filtro della pompa.
  • Le scalette di ingresso.
  • L’acqua.

Oltre a queste operazioni, bisogna anche considerare gli elementi chimici presenti nell’acqua. In particolare, occorre monitorare con frequenza i livelli di cloro disciolti nell’acqua. Poco cloro potrebbe veicolare batteri e malattie infettive. Al contrario, troppo cloro potrebbe nuocere alla pelle. In più, bisogna controllare anche i valori del pH e verificare che siano adatti al contatto con il corpo.

Per la piscina e la sua manutenzione, dunque, bisogna prendere una serie di accorgimenti. Di seguito, riportiamo nel dettaglio le singole operazioni che bisogna svolgere per fare in modo da ottenere una manutenzione perfetta.

La piscina e il cloro: massima attenzione al dosaggio

La piscina e il cloro sono due parole che viaggiano sempre insieme. Chiunque abbia una piscina sa bene che regolare il cloro all’interno della vasca è molto importante per avere un’esperienza che sia allo stesso tempo confortevole, ma anche salubre e perfetta dal punto di vista igienico.

Il problema principale che riguarda il cloro è il suo dosaggio. Infatti, poco cloro non permette di abbattere gli agenti infettanti e rimuovere tutte le impurità dall’acqua. Troppo cloro, al contrario, può essere dannoso per la salute umana, oltre a generare una serie di problemi secondari come il cattivo odore.

In condizioni normali, la concentrazione di cloro all’interno della piscina deve essere compresa tra una parte per milione (ppm) e 3 ppm. Il cloro deve essere immesso in acqua attraverso il dosatore, calcolando quindi un grammo per metro cubo d’acqua.

Tuttavia, in fase di manutenzione, si utilizza il cloro per i trattamenti acqua della piscina. Il cloro è, infatti, l’elemento più utilizzato per pulire le piscine tramite una tecnica che prende il nome di trattamento d’urto al cloro.

Il trattamento d’urto al cloro consiste nella superclorazione dell’acqua della piscina con lo scopo di igienizzare a fondo la vasca. Questa operazione è un processo ossidante e si mette in atto introducendo nell’acqua della piscina il doppio del cloro rispetto al normale. Si consiglia di norma di ripetere questo procedimento ogni quindici giorni.

Una cosa importante da tenere in considerazione quando si valuta il dosaggio cloro in piscina è il valore del pH dell’acqua. Esso deve essere compreso tra il 7.2 e il 7.6. Solitamente, a queste condizioni non è presente nessuna incrostazione calcarea, vi è una buona resa di fronte ai prodotti chimici, l’acqua risulta cristallina e il contatto con la pelle non provoca nessun tipo di irritazione.

Per mantenere i livelli di cloro e del pH sempre sotto controllo, si può ricorrere all’utilizzo della centralina automatica. Si tratta di un dispositivo che controlla i valori e presenta un avviso quando si rileva qualcosa di anomalo. Questo apparecchio non sempre è economico, però, permette di risparmiare molto tempo e fatica in materia di manutenzione della piscina.

Come abbassare il cloro in piscina

A questo punto molte persone si domandano come abbassare il cloro in piscina. Può succedere, infatti, che erroneamente si versi in piscina un quantitativo di cloro troppo elevato rispetto a quello adeguato e il pH risulti fortemente alterato.

Purtroppo bisogna riconoscere che non esiste un modo per abbassare il livello di cloro presente in piscina. L’unica opzione disponibile è quella di attendere fin quando tutto il cloro sia evaporato dall’acqua della piscina. Ma considera che saranno necessarie da un paio di ore a pochi giorni. In alternativa, puoi svuotare la vasca della piscina per un terzo e poi riempirla nuovamente di acqua.

La pulizia del filtro

Quando si effettua la manutenzione della piscina bisogna pensare alla pulizia del filtro. Questo elemento è, infatti, quello che maggiormente raccoglie agenti esterni e potenziali batteri. Mantenerlo sempre sterilizzato è essenziale per assicurarsi il massimo dell’igiene e della sicurezza nella propria piscina.

Esistono principalmente due tipi di filtro e quindi due modi diversi per pulirli.

  • Filtro a sabbia. Per pulire il filtro a sabbia bisogna effettuare un controlavaggio. Si suggerisce di effettuare questa operazione almeno una volta a settimana. La sabbia deve essere completamente cambiata, invece, al decorrere di tre o quattro anni dal suo primo utilizzo.
  • Filtro a cartuccia. Per detergere il filtro a cartuccia occorre utilizzare un semplice getto d’acqua. La cadenza con cui effettuare questo lavaggio è di tre o quattro settimane. A seconda del materiale utilizzato, poi, vi è la necessità di cambiarlo solitamente una volta all’anno.

Pulizia del pre-filtro pompa

Un’altra operazione di manutenzione riguarda la pulizia del pre-filtro pompa. Si tratta di un piccolo dispositivo che si ubica solitamente nella parte anteriore della pompa. È importante spegnere la pompa prima di passare ai successivi passaggi di pulizia. Per effettuare la pulizia è sufficiente estrarre il cestello e rimuovere il suo contenuto.

Questa operazione non rientra tra le attività di manutenzione ordinaria. Bisogna effettuarla soltanto quando nella piscina entrano dei materiali grossolani esterni che impediscono il corretto funzionamento della pompa.

Ricambio dell’acqua: quale utilizzare

Il ricambio dell’acqua è essenziale per avere una piscina al massimo dell’igiene e della pulizia. Nella vasca della piscina possono infatti convergere diversi elementi di scarto che possono a loro volta convogliare in germi e batteri. Per questo, è opportuno far fluire spesso il liquido per farlo ricambiare.

Il ricambio dell’acqua deve essere totale o di due terzi a inizio stagione. Questa operazione richiede del tempo ma contrariamente a quanto si possa pensare è relativamente economica. 

Ma quale acqua utilizzare per riempire la vasca della propria piscina? Esistono principalmente due tipologie di acqua da utilizzare.

  • L’acqua assimilabile. L’acqua assimilabile è già parzialmente sterilizzata e pronta per essere utilizzata in piscina.
  • L’acqua di acquedotto. L’acqua di acquedotto proviene dalle comuni tubature. Essa è carica di elementi come nitriti e calcare, ma può essere comunque utilizzata per il bagno.

Dosaggio anti alghe in piscina

Il dosaggio anti alghe in piscina è utilizzato per evitare la formazione di alghe. Il caldo, il pH elevato, un’insufficienza nell’utilizzo del cloro, la presenza di nitrati e una disinfezione non efficiente favorisce l’insorgere delle alghe in piscina e la loro rimozione totale potrebbe risultare abbastanza complessa e fastidiosa da realizzare.

L’antialghe non viene utilizzato in piscina solamente per eliminare le alghe. La sua composizione permette anche di allontanare funghi e batteri. Inoltre, esso possiede un potere flocculante. Ciò significa che è capace di far aggregare le particelle di sporco troppo piccole per essere eliminate tramite skimmer e ne permette dunque la successiva espulsione. L’antialghe dovrebbe essere utilizzato a ogni svuotamento della piscina per la stagione invernale per prevenire la formazione di muffe.

In linea generale, va detto che prevenire è meglio che curare. L’antialghe andrebbe utilizzato prima della formazione delle alghe nella vasca della piscina. Il modo migliore per ottenere il dosaggio antialghe in piscina è quello di immetterlo in acqua direttamente tramite gli skimmer.

Invece, se nella piscina si sono già formate delle alghe, occorre fare in modo di regolare i valori della vasca in modo tale da non favorirne la crescita. In particolare, bisogna regolare il pH dell’acqua tramite l’opportuna regolazione del cloro. Solo in seguito si possono eliminare manualmente le alghe rimaste in superficie con un retino.

Il dosaggio antialghe dipende dalla quantità di acqua presente in piscina, dalla quantità di alghe già presenti e dal tipo di trattamento necessario.

Skimmer piscina

Abbiamo accennato, nel paragrafo precedente, all’impiego degli skimmer. Questo dispositivo è di vitale importanza per avere sempre una piscina pulita e igienizzata. Gli skimmer non sono altro che aperture che si trovano sul bordo della piscina e capaci di raccogliere l’acqua superficiale presente nella vasca. Essi convogliano tutta la sporcizia che si accumula sulla superficie dell’acqua, come foglie, piccoli animali, batteri o tessuti umani.

Gli skimmers piscina sono adatti sia per piscine standard che per piscina fuori terra. Nello skimmer per piscina fuori terra, il suo posizionamento risulta fondamentale per il corretto funzionamento dell’aspirazione delle impurità. In particolare, gli skimmer per piscine possono essere installati a parete o a gancio.

  • Skimmer a parete. Lo skimmer a parete è installato sulle pareti della vasca della piscina ed è direttamente collegato al tubo del filtro.
  • Skimmer a gancio. Al contrario, lo skimmer a gancio si installa sulla parete della piscina tramite un apposito gancio. La sua forma ricorda quella di un cestello e il gancio si può collegare al tubo del filtro. Occorre tenere presente che questo tipo di filtro è più economico rispetto al precedente, ma più vistoso.

Inoltre, per alcune tipologie di piscine fuori terra si consiglia di installare un particolare piscina skimmer motorizzato. Si tratta di un sistema dotato di cartuccia che aspira l’acqua in superficie, la filtra e la reimmette dalla sua bocchetta inferiore. Questo sistema non si adatta ad altri tipi di piscine.

Sempre per le piscine fuori terra, i consigli sono quelli di procedere sempre all’invernaggio della vasca prima della stagione fredda, per evitare che la vasca si riempia di impurità. In alcuni casi, potresti addirittura decidere se mantenere integra la piscina durante questa stagione o smontarla.

Come pulire piscina fuori terra

Come pulire una piscina fuori terra? Esistono delle regole particolari? La pulizia della piscina fuori terra non è molto diversa rispetto agli altri tipi di piscina, ma esistono, però, alcuni accorgimenti particolari da prendere in considerazione. Come prima cosa, ti occorre sapere che la pulizia della piscina è divisa in tre momenti:

  • Skimming. Con il termine skimming si intende la pulizia della superficie della piscina. È possibile effettuare questa operazione con l’utilizzo di un semplice retino, capace di raccogliere i detriti più grossolani, piccoli insetti e capelli. 
  • Aspirazione. L’operazione di aspirazione prevede il risucchio di tutti i detriti accumulati sul fondo. Per farlo, puoi utilizzare una speciale scopa a manico telescopico. Essa deve essere collegata allo skimmer e raggiungere il fondo della vasca.
  • Spazzolamento. L’operazione di spazzolamento della piscina deve essere effettuata per mantenere igienizzate le scalette, le pareti, gli angoli e il fondo della piscina. Si consiglia di spazzolare la propria piscina con una spazzola ad asta telescopica almeno due volte a settimana. 

Robot per piscina

Per rendere più semplice la pulizia e la manutenzione, esistono in commercio diversi robot per piscina. Si tratta di particolari apparecchi pensati di proposito per semplificare il compito di pulizia. Il loro vantaggio è quello di agire in autonomia, risparmiando tempo e fatica ai possessori di piscina.

I robot per piscine più moderni svolgono anche il compito di spazzolamento, permettendoti di avere una piscina sempre pulita in poco tempo. Questo dispositivo può essere molto utile anche per salvaguardare a lungo termine la vasca e il funzionamento di ricambio delle acque. I robot pulisci piscina evitano infatti che i detriti più grossi finiscano nello scarico o nel filtro. In più i robot pulitori per piscine possono svolgere anche il ruolo di aspiratori, pulendo bene anche il fondo della vasca.

La manutenzione della piscina è un processo fatto di più fasi che permette di avere un’acqua cristallina e una piscina che si mantiene bene nel tempo, richiedendo, di tanto in tanto, piccoli interventi per ripristinare la bellezza originaria.
Scegli i giusti prodotti e segui le indicazioni per mantenere la piscina in perfette condizioni.

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